OGNI SGUARDO UN PASSO
 8ª BIENNALE DELL’IMMAGINE

Rassegna Internazionale di Fotografia e Video

 

svizzera

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Le strade dei poeti silenziosi

Meno male che ogni tanto arrivano loro, nelle nostre città, a ricordarci che la vita sa essere bizzarra e camaleontica, giocoliera e funambolica. Stiamo parlando dei buskers. Ma a differenza dell’inglese, lingua succinta e pragmatica, l’italiano non ha un vocabolo unico per definirli: per noi sono gli “artisti di strada”, un’espressione che include tanti virtuosi del colore, del suono, della mimica e della ginnica. Si esibiscono gratuitamente in piazza, in mezzo alla via, sui sagrati e in galleria. Comunque sempre all’aperto e a contatto con la gente, ovunque vi sia un andirivieni pedonale o la possibilità di uno scambio fisico con la folla, di un incontro vivo coi bambini – la categoria che da senz’altro più soddisfazione – ma anche con gli adulti che magari hanno dimenticato di com’erano da piccoli. Si tratta di persone che spesso hanno alle spalle una vita tribolata, che fanno fatica a sbarcare il lunario e che quindi sperano in una moneta in cambio della loro performance.

Siano sempre i benvenuti questi maghi dell’intrattenimento improvvisato, questi creatori d’incanto che divertono e stupiscono il pubblico mangiando fuochi e inghiottendo spade, ipnotizzando serpenti o ballando sui trampoli, suonando strani strumenti inventati da loro o camminando su fili sospesi in altissimo, restando immobili come statue che respirano o disegnando sul marciapiede madonne così veridiche che ad alcuni, passando, vien da fare il segno della croce. E poi ecco i giocolieri che calamitano l’occhio incredulo, i cantastorie che ci fanno scordare la noia e l’abitudine, e poi naturalmente le maschere, che ci turbano e inquietano dentro.

Daniela Ray li ha fotografati tutti, muovendosi errabonda negli anni da Bergamo alla Spagna, da Como a New York e da Venezia ad Ascona in occasione del IX Festival "Artisti di Strada" organizzato da Dimitri, famoso mimo che gestisce anche una scuola di fama internazionale. Viandante senza pregiudizi e con la fantasia e lo stupore di un’artista dal cuore simile a coloro che fotografa, Daniela Ray ha realizzato immagini a colori perfettamente composte ed esposte, nonostante la velocità di talune piroette difficili da “bloccare” o il buio degli spettacoli notturni tra fumi, vapori e nebbie.

"Le strade dei poeti silenziosi" – questo il titolo della sua mostra presso la galleria Mosaico di Chiasso gestita dalla signora Macconi e specializzata in pittura – fa parte della Biennale 2012 ed include, tra i pezzi forti, anche il ritratto dell’americano residente in Francia Howard Buten “Buffo”, al contempo clown, scrittore, psicologo e violinista.

 

Cristina Franzoni

Zoom Magazine

 

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